mercoledì 24 dicembre 2008

Sit-Rock - Christmas time!

Buongiorno a tutti! scusate se non ho postato in questi giorni, ma prometto che mi rifarò.... ;)

Bene, credo che sia il momento giusto x presentarvi una nuova idea x questo mio piccolo mondo.... Il nome spiega già tutto direi, come in TV ci sono le Sit-Com, io vi propongo delle Sit-Rock.... L'idea l'ho presa in prestito un po' dal buon Sarga e un po' da Virgin, ed è quella di proporvi periodicamente una compilation, 10,15, magari 20 canzoni legate ad un tema particolare....

Ovviamente ogni suggerimento sul tema è bene accetto, e soprattutto provate a proporre la vostra ricetta, ovviamente in salsa rock....

Quella che vi propongo oggi non può che avere come tema il Natale, e il titolo non può che essere....

It's Christmas Time!

Aspetto le vostre, nel frattempo.... Ecco la mia!....

  1. Guns N'Roses - White Christmas
  2. The Darkness - Christmas time
  3. Coldplay - Have yourself a merry little Christmas
  4. Jeff Beck - Amazing grace
  5. Sex Pistols - Rock christmas
  6. Queen - Thank God it's christmas
  7. Wham! - Last Christmas
  8. Frankie Goes To Hollywood - The Power Of Love
  9. Joss Stone & Mick Jagger - Lonely Without You (This Christmas)
  10. Joni Mitchell - Wish I had a River
  11. KORN - Jingle Bells
  12. The Kinks - Father Christmas
  13. Tom Waits - The Piano has been Drinking
  14. Pearl Jam - Let me Sleep, it's Christmas Time
  15. U2 - Baby Please Come Home
  16. New Kids On The Block - Little Drummer Boy
  17. The Raveonettes - The Christmas Song
  18. The Pogues feat. Kirsty MacColl - Fairytale of New York
  19. Ramones - A punk rock christmas
E.... Buon Natale!

ROCK ON!

giovedì 18 dicembre 2008

Testo - The number of The Beast

....C'è bisogno di dire altro?.... 666!....

The number of The Beast (Iron Maiden - Number of The Beast - 1982)

"Woe to you, Oh Earth and Sea,
for the Devil sends the beast with wrath,
because he knows the time is short...
Let him who hath understanding reckon the number of the beast
for it is a human number,
its number is Six hundred and sixty six."

I left alone my mind was blank
I needed time to get the memories from my mind

What did I see can I believe that what I saw
that night was real and not just fantasy

Just what I saw in my old dreams were they
reflections of my warped mind staring back at me

Cos in my dreams it's always there the evil face that twists my mind
and brings me to despair

The night was black was no use holding back
Cos I just had to see was someone watching me
In the mist dark figures move and twist
was all this for real or some kind of hell
666 the Number of the Beast
Hell and fire was spawned to be released

Torches blazed and sacred chants were praised
as they start to cry hands held to the sky
In the night the fires burning bright
the ritual has begun Satan's work is done
666 the Number of the Beast
Sacrifice is going on tonight

This can't go on I must inform the law
Can this still be real or some crazy dream
but I feel drawn towards the evil chanting hordes
they seem to mesmerise me...can't avoid their eyes
666 the Number of the Beast
666 the one for you and me

I'm coming back I will return
And I'll possess your body and I'll make you burn
I have the fire I have the force
I have the power to make my evil take its course

Traduzione - Il numero della bestia

"Guai a voi, Terra e Mare,
poiché il Diavolo incollerito invia la Bestia,
sapendo che il tempo è poco.
Chi comprende questi argomenti riconosca il numero della Bestia,
poiché è un numero umano.
Il suo numero è seicentosessantasei"

Sono partito da solo la testa vuota
avevo bisogno di ricordare

cos'ho visto? devo credere che ciò che ho visto
quella notte era vero e non immaginazione ?

cosa ho visto nei miei sogni ? erano
riflessi della mia mente malata che mi fissava ?

perché nei miei sogni c'è sempre questo volto
diabolico che mi piega la mente e mi fa disperare ?

la notte era oscura era inutile trattenersi
perché dovevo vedere se qualcuno mi guardava
nella nebbia figure scure si agitano e contorcono
era vero o era l'inferno ?
666 il numero della bestia
inferno e fiamme nati per venire liberati

le torce bruciavano e le sacre litanie innegiavano
quando stanno per urlare portano le mani al cielo
nella notte i fuochi sono intensi
il rituale è iniziato l'opera di Satana ha inizio
666 il numero della bestia
il sacrificio si attua stanotte

non può continuare così devo informare la polizia
è ancora vero p è un sogno folle
ma mi sento attirato dalle orde sataniche che cantano
mi sento ipnotizzato... non riesco a evitare gli occhi
666 il numero della Bestia
666 il numero per me e te

vengo di nuovo ritornerò
ti possiederò e ti farò bruciare
ho il fuoco ho la forza
ho il potere di liberare il male

giovedì 11 dicembre 2008

Recensione - Saw V


Regia: David Hackl

Genere: Thriller

Cast:
Tobin Bell - Jigsaw/John Kramer
Scott Patterson - Agente Strahm
Julie Benz - Brit
Costas Mandylor - Detective D. Hoffman
Betsy Russell - Jill Tuck
Mark Rolston - Erickson
Carlo Rota - Charles
Greg Bryk - Mallick
Laura Gordon - Ashley
Meagan Good - Luba
Shawnee Smith - Amanda Young

Dove eravamo rimasti? Se non ve lo ricordate sarà meglio dare una ripassatina all’ultimo capitolo, mentre se non avete visto nulla della saga, sarà meglio evitare anche questo 5° episodio, perchè Saw 5 procede con la sua serialità cinematografica, riprendendo i fili del discorso esattamente da dove li aveva lasciati.

Diventato in appena 4 anni il franchise horror più prolifico della storia, con oltre 550 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, la macchina da guerra Saw procede senza soste, partorendo il capitolo meno violento, meno pulp di tutti, ma forse la sua forza sta proprio in questo....

Nel 2004 più o meno tutti rimanemmo colpiti dal primo storico ed indimenticabile capitolo. Il colpo di scena finale e l’efferata violenza entrarono nell’immaginario collettivo, trasformando Jigsaw nel Freddy Krueger del nuovo millennio. Da allora ogni anno abbiamo avuto un Saw, con nuovi sanguinolenti giochetti e colpi di scena. Con la morte di Jigsaw nel 3° capitolo gli sceneggiatori si son dovuti dar da fare per riuscire a mandare avanti la storia, inventandosi un geniale gioco temporale con il 4°.

Ora, nel 5°, tutto riparte proprio dalla scena conclusiva del quarto episodio, riallacciando sempre più gli intricati fili anche con il 2° ed il 3° capitolo. Un vero e proprio ritorno al passato, con JigSaw ovviamente presente e le scene chiave dei primi 3 capitoli pronte a tornare in veste di flashback e a farci dire "Ecco perchè!"....

Come ricorderete, in Saw 4 avevamo lasciato il detective Hoffman come ‘erede’ naturale di Jigsaw. A lui spettava il compito di mandare avanti il suo ‘progetto di giustizia’, con l’agente Peter Strahm rimasto chiuso nella stanza con l’ormai defunto Jigsaw, aperto in due su un lettino. Perfetto, proprio da questa scena riparte Saw 5, con il detective Hoffman e l’agente Strahm protagonisti, in una caccia infinita tra gatto e topo. Nel mezzo il solito labirinto sadico nei confronti dei classici 5 soggetti meritevoli di ‘giustizia’ e la stessa formula del 4° che ci spiegherà come e perchè lo stesso detective sia diventato il braccio destro di Jigsaw.

Il problema, in linea teorica è che tutto puzza di già visto. I giochetti sadici è vero, sono sempre nuovi, sempre geniali, ma verrebbe da dire che oramai sono un'abitudine.

Bè, questo prima dell'inizio della proiezione, perchè l'enigmista colpisce di nuovo nel segno, e questa volta lo fa non grazie al (troppo) sangue visto nel 4° capitolo, ma tramutandosi, da horror quale era diventato, torna ad essere un thriller, come il primo, con meno colpi di scena forse, ma molti più pezzi da accostare come in un grande puzzle per poter vedere il quadro completo della saga.
Certo, i giochi sadici non mancano, del resto sono il fulcro di tutta la serie, e sono come sempre geniali.

Il finale spiana la strada a Saw 6, già annunciato per il prossimo ottobre. La pellicola ha incassato altri 100 milioni di dollari in giro per il mondo, e già questo è sorprendente per il 5° episodio di una serie (Fino ad oggi solo Rocky era riuscito nell'impresa....). Ma quello che veramente stupisce è che David Hackl abbia altre idee (sadiche) per continuare....

Insomma l'enigmista esiste davvero, e fa il regista, se avete visto il primo saw avete cominciato un gioco, ora siamo alla 5° stanza, entrandoci potreste stufarvi definitivamente di Jigsaw, ma restando fuori morireste dalla voglia di scoprire com’è proseguita la storia.
Cosa fare? andare al cinema oppure no?
Fate la vostra scelta....

mercoledì 10 dicembre 2008

Testo - Is this love

....bè, cosa si può dire.... Is this love?....

Is This Love? (Whitesnake - Whitesnake - 1987)

I should have known better
Than to let you go alone
It's times like these
I can't make it on my own
Wasted days, and sleepless nights
And I can't wait to see you again

I find I spend my time
Waiting on your call
How can I tell you, baby
My back's against the wall
I need you by my side
To tell me it's alright
'Cos I don't think I can take anymore

Is this love that I'm feeling
Is this the love, that I've been searching for
Is this love or am I dreaming
This must be love
'Cos it's really got a hold on me
A hold on me...

I can't stop the feeling
I've been this way before
But, with you I've found the key
To open any door
I can feel my love for you
Growing stronger day by day
An' I can't wait to see you again
So I can hold you in my arms

Is this love that I'm feeling
Is this the love, that I've been searching for
Is this love or am I dreaming
This must be love
'Cos it's really got a hold on me
A hold on me...

Is this love that I'm feeling
Is this the love, that I've been searching for...
Is this love or am I dreaming
Is this the love, that I've been searching for...

Traduzione È Amore questo?

Avrei dovuto capire meglio
piuttosto che lasciarti andar via sola.
In questi momenti
non ce la faccio da solo.
Giorni persi, e notti insonni
e non vedo l’ora di rivederti.

Mi trovo a passare il tempo
aspettando una tua chiamata.
Come posso spiegarti, bambina?
Ho le spalle al muro,
ho bisogno di averti vicino
per dirmi che tutto va bene
perché non penso di poter resistere ancora.

È amore questo che provo,
è questo l’amore che ho cercato a lungo?
È amore questo o sto sognando?
Questo deve essere amore
perché mi ha completamente catturato,
mi ha catturato.

Non posso fermare questo sentimento,
l’ho fatto in passato,
ma con te ho trovato la chiave
per aprire qualsiasi porta.
Sento il mio amore per te
rafforzarsi di giorno in giorno
e non vedo l’ora di rivederti
per tenerti fra le mie braccia.

È amore questo che provo,
è questo l’amore che ho cercato a lungo?
È amore questo o sto sognando?
Questo deve essere amore
perché mi ha completamente catturato,
mi ha catturato.

È amore questo che provo,
è questo l’amore che ho cercato a lungo?
È amore questo che provo,
è questo l’amore che ho cercato a lungo?

martedì 9 dicembre 2008

Musica dalle cantine - Movie Star Junkies

Buongiorno a tutti! Altro capitolo di "Musica dalle cantine" e altro gruppo italiano, che forse pochi di voi conosceranno, ma che veramente merita.... vi presento i Movie Star Junkies!

Questo sestetto ha la propria casa base a Torino, da sempre patria di una musica nostranamente underground, poco conosciuta dalle masse, ma orgogliosa di esserlo, fiera di non uscire dagli scantinati e di restare legata alle proprie radici, senza essere infarcita di elementi commerciali e denaturanti.

Le origini della band sono però da ricercare in diversi luoghi, tra Veneto, Lombardia, e nientemeno che Brasile.

Insomma, origini diverse, ma stessa passione musicale per questo gruppo, composto da Boto e Vinz alle chitarre, Caio alla batteria, Nene al basso, Virginia al sax e Stefano alla voce (e, all'occorrenza, anche all'organo), che dalla data di pubblicazione del loro primo lavoro, Melville, sull’etichetta svizzera Voodoo Rhythm Records di quello psicopatico del Reverend Beat-Man (che vanta nel catalogo i maggiori esponenti di rock’n’roll primordiale e psychobilly), hanno saputo catalizzare su di loro le attenzioni di tutti gli addetti ai lavori e reclutare tra le loro schiere di fedeli appassionati sempre nuovi elementi.

Bè, ascoltando Melville non si fatica a capire il perchè dell'entusiasmo attorno a questi 5 ragazzi che suonano punk e cantano blues: Melville è una miscela esplosiva dove gli elementi sono dosati per portare potenza e sound agli ascoltatori senza rumori noiosi e inutili.

Per loro stessa ammissione le origini del loro stile vanno ricercate in gruppi come Birthday Party (per chi non li conoscesse, un gruppo post punk dove militava un giovane ragazzino di nome Nick Cave), Gun Club e Radikal Satan. Ma sono tanti altri gli elementi che compongono questo primo album (preceduto da varie pubblicazioni più o meno conosciute, tra cui spicca il vinile in accoppiata con i The Feeling of Love, un lato del vinile per ciascuno).

Il lite motive del disco è la vita dello scrittore/poeta Melville, e grazie all'ottima miscelatura delle tracce, si notano piacevolmente i cambi di genere e di sonorità che però non spezza la sequenza logico/sensoriale dell'integrità dell'album. Si spazia dalla traccia di apertura "The Curse", un blues sghembo ed ubriacone, agli ululati fuzz di "Little Boy", scendendo con ogni brano sempre più verso il loro nucleo pulsante.... "Run Away From Me" è un selvaggio blues suonato da punk in una scura jam infarcita di increduli bluesmen di colore. Con la titletrack "Melville" si raggiunge l'apice del lavoro: la voce di Stefano Isaia, tesa e sconvolta, si intreccia con gli scuri cori sottostanti; la tensione cresce, cadenzata dalla batteria che imprime nei timpani una fredda marcia militare. Anche qui il fuzz è imperante; tutto suona cupo e allo stesso tempo meraviglioso. E poi ancora "Eleanor", "Your miserable life", "This is not a light", "I'd rather not", "Tongues of fire"; e infine anche una curiosa versione brass di Melville, musicata dalla Banda Rumorosa Bovesana.

La rivista "Rumore" colloca "Melville" alla diciannovesima posizione tra gli album più belli di questo 2008. Bè, a mio modo di vedere potrebbe stare anche più in alto, magari non sul podio, viste le grandi uscite discografiche di quest'anno, ma sicuramente nella top 10, finalmente un serio ritorno al punk targato italia, con un pizzico di blues, un nonsochè di macabro e un retrogusto agrodolce che non delude. Un ottimo disco (e un'ottima band), ascoltatelo, cercando di carpire ogni singolo gemito blues e ogni scintilla punk, e sono sicuro che questo "Melville" scivolerà dritto dritto dai timpani al cuore....

MySpace Movie Star Junkies

Tracklist "Melville"

1. The curse
2. Little boy
3. Lucky horse
4. Run away from me
5. Dead love rag
6. Melville
7. Eleanor
8. Your miserable life
9. This is not a light
10. I'd rather not
11. Tongues of fire
12. Melville

mercoledì 3 dicembre 2008

60 candeline per "The Madman", ma che grinta ragazzi!....

Buongiorno a tutti! Continuiamo con i compleanni.... dopo quello del grandissimo Jimi di qualche giorno fa' oggi è la volta di un altro grandissimo, che però è ancora tra noi, ed è sempre lo stesso pazzo!....

60 candeline oggi per Ozzy Osbourne, "The Godfather of heavy metal", "The prince of darkness" o ancor meglio, "The madman".... potremmo andare avanti ore a citare i soprannomi che gli sono stati dati, ma fermiamoci qui....

60 anni sono parecchi, soprattutto se li si passa "on the road", estasiando le folle (....e staccando a morsi la testa ai pipistrelli giusto x dirne una.... :D), ma credo che sia doveroso fare un passo indietro, ripercorrendo la vita di una delle colonne portanti dell'hard rock e dell'heavy, per capire da dove nasce la vera musica, quella in cui si crede, quella che ti fa crescere, che ti salva dall'abisso....

Ozzy (All'anagrafe John Michael) nasce ad Aston (Birmingham) il 3 dicembre 1948, in una famiglia disagiata, i suoi genitori sono entrambi operai. Quarto di sei figli, le sue condizioni familiari erano misere ed aveva problemi di linguaggio, essendo dislessico e balbuziente. Il nome d'arte scaturisce proprio da questo, perchè non riusciva a pronunciare il suo nome per intero senza balbettare (Os-Os-Os-Bourne). Uno dei compagni di scuola che maggiormente detestava era Anthony Frank Iommi (noto in futuro come Tony Iommi), tant'è che i due si picchiarono in molte occasioni[9] ma, successivamente, si ritroveranno nella stessa band.

Osbourne cresce con la musica dei Beatles ed essa lo spinge a cimentarsi come musicista. Il padre non voleva che suo figlio facesse questa professione, poiché considerava il suo gruppo preferito una cattiva influenza per i giovani e desiderava che Ozzy diventasse commerciante, per evitargli un futuro come operaio nelle fabbriche. Ancora quattordicenne, Ozzy già entra a far parte di una band chiamata The Black Panthers e partecipa a serate musicali per guadagnare un po' di soldi e migliorare sia le sue condizioni di vita sia quelle della sua famiglia.

Lasciata la scuola, comincia a lavorare come macellaio presso un mattatoio all'età di quindici anni; dopodiché tenta altre vie, ma non si sente portato per questi mestieri. La sua adolescenza turbolenta, unita alle sue condizioni misere, lo condusse fino ad atti furtivi: Non ancora maggiorenne, tenta di rubare da un appartamento un televisore da 24 pollici, ma viene preso e incarcerato presso la "Winston Green Prison" di Birmingham. Mentre sconta la pena, Osbourne tatua il suo nomignolo "OZZY" sulle falangi della mano sinistra, con un ago e un pezzo di grafite. Uscito dal carcere, riprende la sua attività di musicista, cercando di fare della musica la propria professione. Suona prima con la band Music Machine, poi con gli Approach, si dà il nome d'arte "Ozzy Zig" e, ottenuto un prestito da suo padre, compra un amplificatore.

Un giorno, Ozzy si recò in un negozio di dischi del suo paese ed attaccò un annuncio ove era scritto: «Ozzy Zig requires gig. Owns own P.A.» (Ozzy Zig cerca concerti; possiede un proprio amplificatore). Tony Iommi e Bill Ward, passando per quel negozio, videro l'annuncio e Iommi stentava a credere che il suo acerrimo rivale durante il periodo scolastico facesse il cantante. I due si recarono a casa di Ozzy e, dopo aver parlato un po', decisero di aggregarsi a lui. Osbourne portò con sè anche il chitarrista Geezer Butler (in seguito divenne bassista), il quale militò con lui nei Rare Breed, una band di breve vita.

Nacquero così i Polka Tulk Blues Band che in futuro, dopo alcuni cambi di nome e di membri, si daranno il nome Black Sabbath. Con questa band, Ozzy avrà un grande successo con album come "Black Sabbath", "Paranoid", "Master of Reality" e "Sabbath Bloody Sabbath", ma la fama lo porterà anche verso lo sbando, facendolo sprofondare nell'abisso della droga e dell'alcol. Sul finire degli anni settanta, la serie positiva della band iniziò a declinare. Inoltre Osbourne passò un periodo molto triste a causa della morte del padre e decise di uscire dal gruppo. Abbandonando i Sabbath, Ozzy volle fondare un progetto solista. Così nel 1977 contattò alcuni musicisti per dare inizio al progetto. La formazione era composta dai membri della band Necromandus, Barry Dunnery alla chitarra, Dennis McCarten al basso e Frank Hall alla batteria. Questa line-up registrò alcune demo nel 1977 per un eventuale album.

Questa fu la prima di diverse formazioni che si alternarono in poco tempo attorno a Ozzy, che poi decise di tornare con i Black Sabbath e riprendere il proprio posto. La band, tornata con la formazione originaria, pubblicò Never Say Die, ultimo lavoro del cantante con i Black Sabbath e ostracizzato da molti critici e molti fans. Oltre al fallimento del disco, i rapporti di Ozzy con i membri restanti si logorarono per via dei suoi eccessi. Le divergenze divennero sempre di più insostenibili ed Ozzy venne licenziato dai suoi colleghi per abuso di stupefacenti e alcol. Cacciato da poco dai Black Sabbath, il cantante, viene colto da psicosi maniaco-depressiva, e si rinchiude in una stanza d'albergo a Los Angeles e rimane lì per quasi un anno a bere e drogarsi, riducendosi così all'ombra di sé stesso. Poi, con il supporto della futura moglie Sharon Arden, decise di formare nuovamente un progetto solista e si mise alla ricerca di nuovi membri.

Il gruppo definitivo, composto da Ozzy alla voce, Rhoads alla chitarra, Lee Kerslake alla batteria, Bob Daisley al basso e Don Airey alle tastiere, si chiamerà, inizialmente, Blizzard of Ozz (che sarà, in seguito, il titolo del primo disco), poi semplicemente "Ozzy Osbourne". Con l'uscita del primo disco, appunto Blizzard of Ozz del 1980, Osbourne ebbe il suo primo successo discografico da solista. L'album, trascinato dai singoli Crazy Train e Mr. Crowley, raggiunge alte posizioni nelle classifiche inglesi e americana (dove ci rimane per quasi due anni guadagnando il disco di platino). Nasce subito dopo il secondo album, Diary of a Madman (1981), anch'esso un successo, inciso con la stessa formazione del primo disco. Il titolo dell'album riprende l'autobiografia di Aleister Crowley, l'occultista che aveva ispirato Ozzy già per il brano Mr. Crowley. Il tour seguito all'album vede cambiare la line-up della band: Daisley e Kerslake lasciano per rientrare negli Uriah Heep e vengono sostituiti da Tommy Aldridge alla batteria e Rudy Sarzo al basso. Il tour riscuote ovunque enorme successo.

Il 19 marzo dello stesso anno il chitarrista Randy Rhoads muore in un tragico incidente aereo, e viene a malincuore sostituito da Bernie Torme per terminare il tour. Due mesi dopo, Ozzy viene a conoscenza dell'imminente pubblicazione del live album Live Evil dei Black Sabbath e decide di rispondere alla sfida registrando un disco dal vivo, Talk of the Devil, infarcito di vecchie canzoni dei Sabbath. L'album, rinominato Speak of the Devil al di fuori della Gran Bretagna, viene registrato con l'apporto del chitarrista Brad Gillis.

Nel febbraio del 1982 Ozzy viene arrestato per avere, sotto effetto di alcool e stupefacenti, urinato su un pezzo dell'Alamo (una piccola missione di costruzione spagnola nei pressi di San Antonio) vestito da donna. Dopo questa "impresa" non gli verrà permesso di suonare ancora a San Antonio (fino al 1992 quando tornerà a suonarci dopo aver donato 10.000$ ai responsabili della manutenzione dell'Alamo).

Nel 1984,infatti, Ozzy ebbe altri guai giudiziari e venne arrestato a Memphis (Tennessee) mentre barcollava ubriaco per le strade della città (nel Tennessee e in altri stati americani essere ubriachi in pubblico, anche se non alla guida di un veicolo, costituisce un reato). A questo punto, Ozzy viene costretto dalla moglie a disintossicarsi da alcool e droghe.

Il tour del 1985 venne portato a termine con difficoltà a causa dei continui cambiamenti di formazione dovuti all'abbandono dei membri. Rimane memorabile la data del 13 luglio in cui Ozzy si riunì a Iommi, Butler e Ward nella formazione storica dei Black Sabbath per partecipare al Live Aid.

The Ultimate Sin (1986), realizzato con la nuova formazione, presentò sonorità vicine all'hair metal, dove la presenza ed il songwriting di Lee si fecero sentire in quasi tutto l'arco dell'album. Il disco ebbe una buona vendita, anche se molti sostenitori di Ozzy non lo apprezzarono molto. Nonostante ciò, il singolo Shot in the Dark sfrecciò in vetta alle classifiche americane di quel periodo. Il tour del disco venne intrapreso con i Metallica come band di supporto e toccò anche il Monsters of Rock di Donington.

Nello stesso anno della pubblicazione del disco, Ozzy trovò modo di partecipare anche in vari film horror. Ad esempio in Trick or Treat (in italia Mor te a 33 giri), dove troviamo anche Gene Simmons dei KISS nei panni di un radiofonico chiamato "Nuke". Ozzy vi impersona una figura contraddittoria, ovvero la parte del reverendo "Aaron Gilstrom", un prete che vuole eliminare la musica Heavy Metal perché considerata violenta e demoniaca. Parteciperà in seguito come attore in altri film: The Jerky Boys Movie, in cui è un band manager ed Howard Sterns Private Parts, in cui interpreta sé stesso. Il 1986 si concluse con la sentenza della Corte Superiore della California in cui Ozzy e la CBS vennero scagionati dall'accusa di essere implicati nel suicidio di John McColum, istigato secondo l'accusa a commettere il gesto dal testo del brano Suicide Solution.

Dopo il tour di The Ultimate Sin, Ozzy decise di creare un album in onore di Randy Rhoads, i cui incassi vennero devoluti alla famiglia. Uscì nel 1987 con il semplice titolo Tribute, testimonianza live che contiene le performance del gruppo di Ozzy con Rhoads alla chitarra ed un inedito, Dee, in cui possiamo apprezzare la tecnica e la professionalita in studio del chitarrista.

Jake E. Lee lasciò la formazione per cause mai accertate e venne sostituito dal giovanissimo Zakk Wylde. Un altro musicista che audizionò per Ozzy a sostituzione di E. Lee era Gary Hoey che però verrà infine scartato. Ozzy trovò in Zakk un ottimo musicista e l'intesa tra i due è alta (il cantante sarà padrino di battesimo del primo figlio di Zakk). Wylde esordì con No Rest for the Wicked (1987), un album che abbandonò gli elementi hair/glam del disco precedente e che presenta sonorità più graffianti. Durante il tour del 1989, il gruppo partecipò al "Moscow Music Peace Festival", uno show a scopo benefico tenutosi a Mosca, in compagnia di altre storiche band come Scorpions, Mötley Crüe, Bon Jovi e Cinderella.

Nel 1990, Osbourne pubblicò Just Say Ozzy, un EP di 6 tracce che riassume il tour di No Rest for the Wicked (effettuato con Geezer Butler al basso). A 4 anni dall'ultimo album in studio, Ozzy e soci incisero No More Tears (1991), album di enorme successo e vincitore di 4 dischi di platino. Ozzy si fece aiutare nella stesura delle canzoni da Zakk Wylde, Randy Castillo, il nuovo bassista Mike Inez (in seguito negli Alice In Chains) e Lemmy Kilmister, leader dei Motörhead. Il gruppo vinse anche un grammy come "Best Metal Performance", grazie al brano I Don't Want To Change The World.

Dopo la pubblicazione, fu il momento del tour mondiale, culminato nello storico concerto tenuto al "Pacific Amphiteatre" di Costa Mesa il 15 novembre 1992 in cui salirono sul palco Iommi, Butler e Vinny Appice (ma non Dio che si rifiutò decretando la fine del suo rapporto con i Sabbath) e suonarono per oltre mezz'ora i classici dei Black Sabbath. Dal "Theatre of Madness Tour" venne anche tratto nel 1993 il doppio CD Live & Loud. Terminato il Tour, Ozzy si prese un paio d'anni di pausa per disintossicarsi definitivamente dalle droghe e dall'alcol e circolò ufficialmente la voce del suo ritiro, tanto che lo stesso Wylde lascerà la band tentando di aggregarsi ai Guns N' Roses). Sempre nel 1992 è citato nel singolo dei Ramones Censorshit insieme a Frank Zappa. Vengono descritti come persone che non accettano compromessi e che dicono quello che pensano.

Nel 1995 Ozzy ritornò sulla scena, pensando di organizzare un nuovo tour mondiale intitolato Retirement sucks, e pubblicò Ozzmosis (con Deen Castronovo alla batteria in sostituzione di Castillo e Geezer Butler al basso), un album che divise fan e critica. In Ozzmosis c'è una canzone, My Little Man, dedicata a suo figlio Jack, nella quale Ozzy è accompagnato dalla chitarra del grandissimo Steve Vai. Dopo le incisioni, Wylde lasciò, temporaneamente, il gruppo, dedicandosi ai suoi vari progetti (ad esempio i Black Label Society) e venne sostituito dall'ex Lizzy Borden, Joe Holmes.

Dal 1996 Ozzy, assieme alla moglie, organizza l'Ozzfest, festival con la partecipazione di vari gruppi Heavy Metal, da quelli storici come Slayer, Iron Maiden, Sepultura, Judas Priest, Pantera a quelli più recenti come System of a Down, Papa Roach, Biohazard, Coal Chamber, Korn, e con la possibilità di avere tatuaggi, piercing e chiromanzia.

Dopo una lunga interruzione compositiva, il cantante tornò in scena nel 2001, con la pubblicazione di Down to Earth, un album molto duro con sonorità potenti e moderne. La formazione vide di ritorno Wylde e il reclutamento dell'ex Suicidal Tendencies Rob Trujillo al basso e dell'ex Faith No More Mike Bordin alla batteria. Dopo una serata al Budokan di Tokyo, venne pubblicato Live at Budokan.

La crescente popolarità del cantante gli permise di firmare un contratto con MTV per la sit-com The Osbournes, in cui Ozzy e la sua famiglia (ad eccezione della prima figlia Aimee, che rifiutò di apparire nel programma per tutelare la propria privacy) interpretano sé stessi, rappresentando la loro routine giornaliera. La serie è stata accusata di eccessiva volgarità, tant'è che in certi paesi (Stati Uniti ad esempio) ha dovuto subire delle censure, mentre in altri come Canada e Gran Bretagna venne trasmessa integralmente. Tuttavia, il programma di Ozzy avrà moltissimo successo in tutto il mondo e verrà premiato con l'Emmy Award, ma susciterà anche molte antipatie da parte dei suoi fans che lo accusarono di non interessarsi più alla musica.

Nel 2003 Ozzy pubblicò ancora un doppio CD con tutti i suoi successi, The Essential Ozzy Osbourne, orientato principalmente al pubblico che lo ha conosciuto attraverso la TV ma non ancora attraverso la sua musica.

Nel 2005 uscì il cofanetto Prince of Darkness, con moltissime rarità in quattro CD ed un libretto fotografico. Sempre nel 2005 venne pubblicato Under Cover, il primo disco di sole cover eseguite da Ozzy, tra cui Sympathy for the Devil dei Rolling Stones e In My Life dei Beatles. Alla chitarra troviamo Jerry Cantrell degli Alice In Chains e Chris Wyse al basso. Uscì anche un singolo cantato da Ozzy assieme a sua figlia Kelly, ossia il remake di Changes dei Black Sabbath in versione 2005 (da cui fu estratto anche un videoclip).

Dopo un breve periodo in cui diceva di cercare un nuovo chitarrista solista, Ozzy richiamò a sé l'amico Zakk Wylde, dedicatosi ormai a tempo pieno ai suoi Black Label Society, per la stesura di un nuovo album, Black Rain, pubblicato nel mese di maggio del 2007. Ozzy precisò, durante un'intervista concessa ad un'emittente statunitense, che Black Rain è stato in assoluto il primo album da lui registrato in stato di sobrietà. La più bella canzone dell'album, I Don't Wanna Stop, venne suonata in un puntata di SmackDown.

Apriamo una piccola parentesi per quanto riguarda i messaggi subliminali e le leggenda riguardo a Ozzy.... Sin da quando militava nei Black Sabbath, Ozzy è stato sempre contestato per i suoi atteggiamenti e per la sua musica. Un noto e mesto evento che ha visto Ozzy come imputato fu il suicidio di un suo giovane fan. Il 26 ottobre 1984, John McCollum, un ragazzo di 19 anni, venne trovato morto dopo essersi sparato in volto con un colpo di fucile. Al momento del decesso, aveva un walkman e le cuffie nelle orecchie, con dentro una cassetta di Osbourne. Dopo varie indagini, si scoprì che il ragazzo, al momento del gesto, stava ascoltando Suicide Solution, tratto dall'album Blizzard of Ozz.

La "Institute for Bio-Acoustics Research Inc.", società specializzata nella ricerca di suoni, sostiene che sia contenuta una frase che spinge a compiere questa follia, la quale si dice che reciti "Why Try? Why Try? Get the Gun and try it! Shoot! Shoot! Shoot!" (Perché provare? Perché provare? Prendi la pistola e prova! Spara! Spara! Spara!). Ozzy si è difeso dichiarando che la canzone intendeva "solution" come soluzione chimica e non umana, praticamente il titolo del brano, a detta del cantante, sarebbe traducibile in "Miscuglio da suicidio" e non "Soluzione suicida". Inoltre, dichiarò di averla dedicata a Bon Scott, cantante degli AC/DC, morto soffocato dal suo stesso vomito, dopo aver ingurgitato massiccie dosi di alcol. Tuttavia, i genitori del ragazzo intentarono una causa contro Ozzy e la sua etichetta.

Il 19 dicembre 1986 il giudice John L. Cole mise fine alle accuse nei suoi confronti, rigettando il ricorso perché, secondo la legislazione americana, non si può essere perseguiti per una propria opera artistica. A causa del processo, andò a monte la sua partecipazione ad un episodio della serie televisiva Miami Vice. In successive dichiarazioni contenute nell'home video "Don't blame me", Ozzy ammise la presenza di suoni che potevano ricordare una parola simile a "shoot", ma registrate per caso e avulse dal contesto. Inoltre il cantante ha sempre negato di aver pronunciato la parola "get the gun".

Alcune persone sostengono che i messaggi subliminali a sfondo satanico si trovano anche in altri brani di Osbourne. Nella canzone Believer si ascolta la frase "Watching the time go and feeling belief grow/ Rise above the obstacles", ma riprodotta al contrario, sempre secondo la tesi "subliminale" si ascolterebbe la frase "Won’t you live? Believe me, for now suit yourself" ("Vuoi vivere? Credimi, per ora fai ciò che ti piace") che ricorda il motto dell'occultista Aleister Crowley "Fai ciò che ti piace". Un altro messaggio subliminale si troverebbe in Bloodbath in Paradise, dove, se ascoltato al contrario l'inizio della canzone, si ascolterebbe la frase "Your mother sells welts in hell", frase che compare nella versione americana del film L'esorcista la cui traduzione italiana significa "Tua madre succhia cazzi all'inferno".

La vita di Ozzy Osbourne è anche contrassegnata da varie leggende metropolitane. Come per molte star della musica e dello spettacolo, esiste una lunga lista di aneddoti che lo riguardano, privi di certezze e, probabilmente, frutto di fantasie o semplici esagerazioni della realtà. Falsi o veri, questi eventi hanno giovato molto alla sua popolarità.

La leggenda metropolitana, forse, più famosa della sua biografia avvenne il 20 gennaio 1982. Durante un concerto a Des Moines (Iowa), qualcuno lanciò un pipistrello vivo sul palco: Ozzy raccolse il pipistrello pensando che si trattasse di un giocattolo di gomma e con un morso gli staccò la testa, facendo seriamente preoccupare gli astanti e ancor più la moglie Sharon, che portò immediatamente Ozzy in ospedale per la vaccinazione antirabbica. Fu data notizia che Ozzy era morto in seguito al morso del pipistrello, e furono organizzati i suoi funerali, ai quali erano presententi oltre 10.000 fan: il funerale finì in concerto (e il cadavere del pipistrello non fu mai ritrovato). Il successivo album (Speak of the Devil) ritrae in copertina il cantante con la bocca tutta insanguinata ed un pipistrello nella parte superiore. Ozzy sostiene che questa vicenda sia vera, ma dello stesso parere non sono molti critici. Da questo fatto prende il titolo del tribute album dedicatogli, chiamato Bat Head Soup (minestra di testa di pipistrello). Ci fu inoltre un periodo, negli anni ottanta, in cui circolarono voci secondo cui Ozzy sarebbe morto per aver contratto la rabbia in seguito al morso del pipistrello.

E ancora, a ricordare questo evento, durante un incontro con i direttori dell'emittente televisiva CBS, Ozzy staccò con un morso la testa ad una colomba che gli venne data per lanciarla in segno di pace. Di questo evento esistono anche delle immagini che ritraggono la vicenda, anche se gli scettici ritengono che la colomba fosse falsa.
E in un concerto, dopo che tre cani vivi vennero lanciati dal palco, Ozzy si sarebbe rifiutato di cantare finché non gli avessero rilanciato i cadaveri dei cani sul palco e così pare che fu.
Si dice anche che lui e i Black Sabbath siano stati spesso invitati a prendere parte a messe sataniche, tra cui la famosa Satan's-Night, ma non vi presero mai parte dato che non erano su quell'onda di pensiero: per questo motivo il gruppo ricevette una maledizione dal capo di una setta ed è per ciò che Ozzy porta sempre, in ogni circonstanza una croce di metallo al collo, che fece con le sue mani e fece immergere nell'acqua santa da un prete. Stessa cosa per gli altri tre membri della band.

Insomma, una vita incredibile quella di Ozzy, segnata da avvenimenti tragici, grande successo, vizi ed eccessi.... Qualcuno dirà che è solo un pazzo, un cantante che deve mantenere il personaggio per non fallire.... Bè, sicuramente Ozzy è legato ai suoi eccessi e ai messaggi contro corrente delle sue canzoni, ma dalla situazione in cui è nato è difficile uscire, lui ce l'ha fatta, e con gran classe.... Forse la gente di oggi è troppo abituata a vedere MTV, ad ascoltare gruppettini di ragazzi che ancora non hanno trovato un nome per la band e già stanno seduti sugli allori, fanno soldi senza fare fatica, e senza doversi impegnare a far nulla se non a pettinarsi.... Poi il genere può piacere o non piacere, ma se provate a isolare per un attimo l'immagine di Ozzy, potrete leggere la storia di un uomo che ne ha passate di tutti i colori, e che, grazie alla musica, oggi può festeggiare i suoi 60 anni orgoglioso.... Al di là dei generi e dei gusti, la musica è questo, un'idea, una passione, una forza che muove le montagne, una scintilla che dà speranza anche a chi la vede solo come un sogno.... Bè, nessuna canzone più adatta direi.... auguri Ozzy!

Dreamer (Ozzy Osbourne - Down to earth - 2001)

Gazing through the window at the world outside
Wondering will mother earth survive
Hoping that mankind will stop abusing her, sometime

After all there's only just the two of us
And here we are still fighting for our lives
Watching all of history repeat itself, time after time

I'm just a dreamer, I dream my life away
I'm just a dreamer, who dreams of better days

I watch the sun go down like everyone of us
I'm hoping that the dawn will bring a sign
A better place for those who will come after us this time

I'm just a dreamer, I dream my life away, oh yeah
I'm just a dreamer, who dreams of better days

Your higher power may be God or Jesus Christ
It doesn't really matter much to me
Without each other's help there ain't no hope for us
I'm living in a dream, a fantasy
Oh yeah, yeah, yeah

If only we could all just find serenity
It would be nice if we could live as one
When will all this anger, hate and bigotry be gone?

I'm just a dreamer, I dream my life away, today
I'm just a dreamer, who dreams of better days, OK
I'm just a dreamer, who's searching for the way, today
I'm just a dreamer, dreaming my life away
Oh yeah, yeah, yeah

Traduzione - Sognatore

Fissando attraverso la finestra il mondo esterno
Chiedendomi se madre terra sopravviverà
Sperando che l'umanità si fermerà dall'abusare di lei, un giorno

Dopo tutto siamo solo in due
e qui stiamo ancora combattendo per le nostre vite
guardando tutta la storia che si ripete, giorno dopo giorno

Sono solo un sognatore, sogno la mia vita lontana
Sono solo un sognatore, che sogna di giorni migliori

guardo il sole tramontare come ognuno di noi
spero che il tramonto porterà un segno
un posto migliore per quelli che verranno dopo di noi in questo tempo

Sono solo un sognatore, sogno la mia vita lontana
Sono solo un sognatore, che sogna di giorni migliori

La tua grande forza forse é Dio o Gesu Cristo
non mi importa tanto
senza l'aiuto reciproco non c'é speranza per noi
sto vivendo in un sogno, una fantasia
Oh yeah, yeah, yeah

Se solo potessimo trovare semplicemente la serenità
sarebbe bello se potessimo vivere tutti uniti
quando finirà tutta questa rabbia, odio e grettezza

Sono solo un sognatore, sogno la mia vita lontana, oggi
Sono solo un sognatore, che sogna giorni migliori, ok
Sono solo un sognatore, che sta cercando il modo, oggi
Sono solo un sognatore, sognando la mia vita lontana
Oh yeah, yeah, yeah